Si è tenuto ieri a Roma presso Assoporti
Ieri a Roma, presso l’Associazione dei Porti Italiani (Assoporti), si è tenuto un incontro tecnico organizzato dal Propeller Clubs nazionale per discutere dell’andamento della portualità italiana nel Mediterraneo. Nel corso dell’incontro il presidente di Assoporti, Daniele Rossi, ha ricordato che «la portualità rappresenta il 3% del PIL italiano», contributo all’economia nazionale che spesso – ha sottolineato – «non viene tenuto in considerazione. Le AdSP e tutti gli operatori dei porti italiani, e mi rivolgo ai diversi rappresentanti delle associazioni degli stakeholder che vedo qui in sala con noi – ha proseguito il presidente di Assoporti – si trovano di fronte ad un mercato in continua espansione ma in un sistema normativo molto complesso che riguarda diversi ambiti; ambiente, appalti, economia, soltanto per nominarne alcuni. Per questo motivo colgo l’occasione per lanciare l’invito a tutti i membri del cluster a lavorare insieme per una semplificazione normativa del settore. La nostra associazione è un luogo aggregante, ed è a disposizione del cluster per lavorare su soluzioni condivise».
«Il Propeller – ha spiegato nel suo intervento il presidente del Propeller Clubs nazionale, Umberto Masucci – non è un’associazione di categoria, ma è inclusivo di tutti gli esecutivi dello shipping, della portualità e della logistica, e credo che questa informalità di impostazione del club possa essere usata dalle associazioni come luogo in cui lanciare proposte e condividere idee. Abbiamo ritenuto doveroso testimoniare ad Assoporti la nostra vicinanza per chi ogni giorno si trova a combattere con normative complicate e eccesso di burocrazia: iniziative come questa permettono di trovare unità d’intenti per mantenere la competitività dei nostri porti».
Il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, ha ribadito l’importanza della portualità e della logistica per il sistema economico del Paese nonché la necessità di semplificare e integrare le normative vigenti per consentire uno sviluppo maggiore. Ha anche ricordato che «le Capitanerie di Porto hanno partecipato alla nascita delle allora Autorità Portuali, e ricoprono oggi un ruolo in collaborazione con le AdSP che è sia operativo e di sicurezza in mare, che di natura amministrativa».
È seguita una presentazione, da parte di Alessandro Panaro dell’istituto SRM, relativa alle dinamiche e alle prospettive dei porti italiani nel contesto mediterraneo che ha evidenziato l’attuale situazione della portualità nell’area Med, tenuto conto della catena logistica, dell’alleanza dei grandi carrier, nonché del gigantismo navale e l’impatto dell’istituzione delle Zone Economiche Speciali e le Zone Logistiche Speciali nelle aree portuali. Un breve focus è stato dedicato ai rischi rappresentati dal nuovo coronavirus, Covid-19, che ridurrà i volumi di container nei porti cinesi. Secondo le stime, questa riduzione sarà di sei milioni di teu in partenza dalla Cina nel primo trimestre dell’anno. I numeri certi discendenti da questa situazione si potranno avere tra qualche mese, con dei riflessi sul traffico nei porti italiani.
La mattinata si è conclusa con una serie di riflessioni da parte dei presidenti delle AdSP sulla necessità di formulare insieme alcune proposte in tema di semplificazione per il governo. Sfida raccolta dal direttore generale di Confetra, Ivano Russo, che ha dichiarato importante e urgente fare un focus semplice e sintetico tutti insieme, da sottoporre al più presto al governo e al parlamento.

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